martedì 19 gennaio 2016

Un quadro, finalmente... vi presento la medusa

Approfitto di un (raro) momento di riposo  del terribilissimo & temibilissimo mostrillo per "buttare" on line il post dedicato alla medusa....ora o mai più.

Prima faccio un po' di outing: ciao, sono Veronica e oggi ho comprato un altro manichino da ricoprire a mosaico.

Voi forse non lo sapete, ma ne ho già una collezione e non ne ho ancora iniziato nemmeno uno, per vari e riguardevoli motivi.
In sostanza stasera, quando lo scopre, mio marito mi uccide.
Godetevi questo post, dato che potrebbe essere l'ultimo.

Torniamo alla medusa. Devo rimpolpare un po' il parco quadri prima delle prossime esposizioni, dato che altrimenti non ho un tubo da esporre, via, diciamolo.
E' un po' come quando una donna guarda l'armadio e grida che non ha niente da mettersi. Non è vero, ma tutti devono crederci, punto.

Mio marito propone alcuni fiorellini singoli, lunghi lunghi stretti stretti, per fare una piccola serie. Ringrazio e vado avanti.

Dato che l'"Incontro- the meeting" ha preso un aereo per l'Inghilterra qualche mese fa, ho pensato di portare avanti la serie "mare", cambiando ovviamente il soggetto.
Le meduse sono bellissime, no? Si.
Poi, se te se appiccicano addosso, vabbè...

Sono partita dai contorni, rigorosamente neri: la mia anima pop non me li fa abbandonare, mai.

Il riempimento della medusa doveva essere spettacolare e, nello stesso tempo, diverso dallo sfondo, cercando anche di rendere l'idea della "consistenza" dei tentacoli.
Ho utilizzato, per il cappello, perline grigie glitterate e microsfere di vetro in tonalità argento, posate una ad una nei punti in cui servivano.
Spero che il risultato si veda, almeno nella foto del particolare, ma le foto sono fatte da me, quindi...  :(

La tonalità dei tentacoli non doveva essere troppo distante dal cappello, e non doveva confondersi con lo sfondo. Perline bianche e via andare.

Per lo sfondo, che è venuto davvero da solo, senza un disegno preciso, ho utilizzato gocce di vetro di varie forme e colori, a mo' di piccoli abitanti degli abissi, vetri artistici e specchiati (forse dovrei fare una foto in penombra per farli vedere meglio), smalti veneziani e specchi. Questi ultimi al fine di creare scintillii anche nelle profondità marine.

Magari se riesco faccio un piccolo video, va.




Ecco qui la visione intera. Che peccato che le foto siano sempre così... piatte!

Il titolo è "Jellyfish - deep blue"
Mosaico su tavola di legno
Dimensioni: 25 x 35 cm





Ed ecco il particolare, in cui si vedono abbastanza bene anche un paio di "abitanti" degli abissi,





Ed ora... dilemma: riuscirò a finire qualche altro quadro prima di "attaccare" le bomboniere 2016?
Al prossimo post....