mercoledì 16 dicembre 2015

Bomboniere per nozze d'oro con fedi intrecciate...e tanti auguri

In una notte buia e tempestosa (per me, dato il mal di gola che mi soffoca) decisi di scrivere questo ultimo post del 2015. Avrei potuto prometterne altri... ma che so wonder woman??

Ho un grande, grandissimo arretrato di Ottobre, che viene dai miei amici siciliani della cooperativa Pietrangolare.
Un incarico per realizzare 50 bomboniere per le nozze d'oro, cioè l'anniversario dei cinquant'anni di matrimonio, minga no, dei genitori di Gisella.

Non dimentichiamo che, come diceva una cantante di canzoni in dialetto genovese, se l'avessi amazzato, a quest'ora sarei già fuori.
Quindi tanto, tantissimo di cappello a chi riesce a festeggiare le nozze d'oro!

Il mio grande cruccio sulle bomboniere riguarda, da sempre, le basi...se devo decorare un buon numero di oggetti, per prima cosa devo avere gli oggetti.

Questa è senza dubbio la parte più complicata delle bomboniere, perchè poi il resto (la decorazione) dipende da me. E io, con me, sto in buone mani eheheheheh ;)

I genitori di Gisella volevano una campionatura, per valutare oggetti di tipo diverso vedendoli dal vivo.
No problem, se non fosse che alla fine rimaneva davvero poco, pochissssimo tempo per ordinare e decorare le basi scelte.

Il piattino in vetro con le fedi intrecciate ha colpito subito nel segno, ma avrebbero preferito qualcosa di un po' più grande rispetto a quello della foto, che misura 10 x 10 cm.





Con un bel po' di tempo a disposizione non sarebbe stato un problema avere il 12x12 cm, ma dato che il tempo non c'era...si sono orientati su una misura rettangolare, 15,5 x 11,5 cm.

Per tutti i campioni avevo utilizzato un mix di varie tonalità di vetro bianco e un oro specchiato, molto simile a quello utilizzato dalla Thun nei suoi oggetti, per intenderci.

Ed eccolo qui, finito, nella foto ufficiale:




Queste bombiniere mi hanno tenuta inchiodata al tavolo per parecchio tempo, tanto che ho fatto anche qualche foto per dare l'idea di quanti metri quadrati occupassero tutti insieme ;)




Mentre auguro a me stessa di riuscire da  subito, altro che buon proposito per l'anno nuovo, a dormire in piedi come i cavalli (dato che da sdraiata mi sento soffocare), auguro a tutti i lettori di questo piccolo blog un buon, buonissimo Matatale (come dice il mostrillo)!







martedì 29 settembre 2015

Lampadario a sospensione "fiocco di neve"

Non avendo assolutamente mantenuto la promessa di mettermi in pari con i post di questo mio piccolo e bistrattatissimo blog, comincerò come sempre dalla fine, cioè da uno dei miei ultimi lavori su commissione.

Vi ricordate le lampade in vetro bianco "fiocco di neve"?
Io non mi ricordo di aver scritto un post dedicato espressamente a loro....
In ogni caso, erano queste:





Per decorare queste lampade, con l'obiettivo di evitare di "coprire" troppo il vetro bianco, già bello così, avevo posizionato le tessere in cerchi concentrici, utilizzando anche materiali particolari (rondelle metaliche, perline glitterate ecc.) lasciando molti spazi "vuoti".

Ebbene, queste lampade sono andate a guadagnarsi da vivere come abat-jours in una camera da letto dell'immediato hinterland milanese.

Non bastava: l'illuminazione della camera da letto non sarebbe stata completa senza un bel lampadario a sospensione.
Ma perchè fare una scarpa e una ciabatta, quando puoi mandare la Vero all'intrepida ricerca di una base delo stesso materiale e colore delle lampade, che non costi una fortuna e che si possa decorare allo stesso modo?

Dopo un sano iniziale attimo di panico abbiamo trovato (l'ha trovata mio marito, a dire il vero, ma non starei troppo a sottolinearlo) una base in vetro bianco, perfettamente adatta allo scopo e regolabile in altezza.

In più, per qualche strana congiunzione di Marte, Giove e Saturno sono riuscita a procurarmela e a decorarla in tempi da record (non vi ci abituate...).
Confesso che, prima di iniziare a decorarla, avevo un po' sottovalutato la superficie, in realtà enorme, di questo lampadario.
Però alla fine siamo riusciti a consegnarlo in tempi davvero brevissimi... che dite,  si abbina abbastanza bene alle abat-jours?












sabato 29 agosto 2015

Lampada con paralume Skyline

Con una puntualità da fare invidia agli svizzeri, eccomi qui con una new entry, un bel pezzettone  (56 cm di altezza) NON commissionato. 
In parole povere, chi prima arriva meglio alloggia, chi deve intendere intenda, meglio una lampada oggi che una gallina domani, non cè proprio storia. ;)

Vabè. Tanto per non essere drastici, la lampada Skyline, oltre a rappresentare un  ritorno (momentaneo) alle origini, con vetro e specchio su base di vetro, è anche e soprattutto il mio addio alla città.

Una città un po' edulcorata (il cielo con la luna e le stelle, i grattacieli con le luci accese), un po' romantica, un po' Marcovaldo forse, perchè meglio si addica al ricordo.

Io in città ci sono nata (che peccato) e poi sono finita in un'altra, molto più insensata, che della città ha solo il traffico e il rumore.... mentre ora, badabum, sono approdata in campagna. 

Nonostante il  trambusto di quest'ultimo periodo posso già dire con certezza che, a meno che la città in questione non sia New York o Melbourne, io ad abitare in città non ci tornerò più. 
Non ci penso neanche.

E' qui che casca la lampada Skyline... ci voleva una celebrazione di quei tanti, tantissimi anni passati ad essere svegliati di soprassalto dal camion che svuota la campana del vetro e a passeggiare tra i tubi di scappamento,

Ebbene, eccola qui:




La foto è una sola e quindi la metto bella grande...

Che dire... ciao città, io preferisco ricordarti così ;)


mercoledì 19 agosto 2015

Bomboniere margherita... con marmo di Carrara

Appena qualche giorno dopo l'ultimo post (miraghelo...) eccomi qui con la presentazione di un'altra grande novità di questi ultimi mesi....la collaborazione con la Cooperativa Sociale Pietrangolare, in provincia di Ragusa. Un laboratorio artistico  a dir poco spettacolare, dedicato proprio al mosaico (http://pietrangolare.com/it//).
Guardate le foto...non vi viene voglia di prendere il primo aereo per la Sicilia???

Mi avevano contattata tempo fa per le calamite a tema marino, per una collaborazione esterna riguardante il vetro e gli oggetti di piccole dimensioni, dato che loro si occupano principalmente di marmi e pietre.

E' così difficile trovare collaborazioni qui dove abito, nella ridente liguria al confine con la toscana, che non mi pareva vero mi stessero chiedendo una cosa del genere! Ero, e sono tuttora, contentissima :)

Non ho più fatto più in tempo a scrivere nemmeno un post, quindi non avevo ancora pubblicato le deliziose confezioni che hanno realizzato in questi mesi...ecco due esempi:






Le ultime bomboniere che mi hanno chiesto per una nascita, invece, dovevano essere un po' speciali: era assolutamente necessario utilizzare il marmo come elemento principale, poi avrei potuto inserire altri materiali "di contorno".

L'idea iniziale era un magnete a forma di quadrifoglio, ma le prime prove fatte forse somigliavano di più ad una margherita... anche perchè avevo a disposizione un numero limitato di marmi, e sicuramente tra questi non c'era un verde adatto al caso. 

Fatto sta che l'idea della margherita è piaciuta alla neomamma, che ha scelto di farmi realizzare espressamente questo fiore, in due versioni: una con sfondo verde e l'altra con sfondo blu.

Ho inserito una perlina centrale gialla, i petali sono in marmo bianco di Carrara, tutti sagomati  a mano, e per lo sfondo ho utilizzato gli smalti veneziani, blu e verdi. Per avere un effetto migliore ho affondato le tessere in un collante a cui ho aggiunto un po' di colore.










Non potevo resistere alla tentazione di fotografarle nel nuovo giardino, anche se il prato non è ancora esattamente inglese ehehehehheehh....

E queste sono le foto delle confezioni, carinissime, fatte da loro:




Direi che sono una versione 2.0 delle mie calamite....grazie ancora ai ragazzi della Cooperativa Pietrangolare!




venerdì 14 agosto 2015

Quadri e pesci, pesci e quadri

E' un po' come quando frequenti un posto abitualmente, un bar, ad esempio, e poi cambi casa e d'improvviso non ti si vede più.
Dopo tre giorni nessuno si ricorda se ti ha stirata un camion, se hai scelto la via della clausura o se...  "Sì, credo che abbia cambiato casa"

E io, infatti....ho cambiato casaaaaa!!!

Non che la cosa sia stata semplice, tranquilla, indolore o risposante. Ma io, si sa, non faccio parte di quei pochi fortunati a cui le cose piovono esattamente dal cielo, ecco.

Et voilà spiegata l'assenza, anche materiale, da internet... è recentissimo il nuovo collegamento fisso, ad esempio.  Abbiamo avuto un lungo intermezzo con quei modemini da viaggio che per farli funzionare devi metterli su, giù, fuori, nel frigo, nel forno....
Insomma, un delirio, ma finalmente eccoci qui!

Non so nemmeno da dove iniziare, l'ultima cosa che ho fatto prima del trasloco, per il quale avremmo fatto meglio a chiamare Moira Orfei con tutti i suoi camion, è stata la partecipazione alla collettiva d'arte alla fiera di Carrara, a fine Aprile. Sembra passato un secolo, considerando che siamo a ferragosto e domani è Natale ommioddioooooooooooooooooooooo

Manterrò la calma. Prima che l'estate finisca è giusto che anche i lettori di questo piccolo blog vedano tre dei quadri che ho presentato in fiera.
Il tema è estivissimo, pesci pesci e ancora pesci. Tutti dello stesso formato, 46 x 19 x 1 cm di spessore, tutti su tavola di legno.

La rivoluzione copernicana sta nel supporto, nell'oggetto. Qualcuno, menandosela, direbbe nel passaggio da artigianato ad arte. Insomma, VeroMosaico non è più solo complementi di arredo ma anche futilissimi quadri da appendere al muro, punto. Però si possono guardare, eh!

Ecco il primo, avevo in mente di rappresentare me stessa e alla fine mi è venuto questo, simboleggia la fatica che faccio tutti i santi giorni, crediateci o no.
Ah, preciso che la suddetta fatica non c'entra nulla con i mosaici.






Il titolo è, appunto,  "Controcorrente". Mi rendo conto che c'è chi va molto più controcorrente di me e... tanto di cappello, ma io un po' nel pescetto rosso mi ci vedo, anzichenò.

La caratteristica principale, che vorrei prendesse sempre più spazio nei miei nuovi mosaici è il mix di materiali: sassi, vetri artistici, smalti veneziani, perline, marmi ecc. Vorrei un effetto ogni volta nuovo e sorprendente, soggeti semplici e ben delineati dal contorno di vetro nero, riempimenti sempre diversi e...basta va, sono già troppe le cose che vorrei.
Prima che mi dimentichi, ecco alcune cose importanti che ho imparato in fiera:
1- Le foto non rendono l'idea del quadro, nemmeno lontanamente. Un mosaico lavora, brilla, sbarluscica, cambia costantemente a seconda del tipo di luce che lo colpisce. Una foto no. Tristesse.
2- Se devi esporre un mosaico, fallo in un posto in cui le persone possano scorrere, camminarci davanti. Le persone non devono stare ferme davanti al mosaico, se no, tornando al discorso di prima, il mosaico non lavora.
3- Mai puntare una luce diretta su un mosaico. Così gli togli l'aria per respirare. Lo annulli, lo azzeri. Mettilo in penombra e saprà farti vedere quello che vale. Io ho fatto anche spegnere un faretto in fiera... credo mi guardassero tutti come si guarda quella pazza che crede di essere Madonna... la cantante, dico.

Vabbè passiamo al secondo quadro, va.



Questo è "L'incontro, the meeting", molti mi dicono che è il loro preferito della trilogia... forse per via dello sperpero di foglia d'oro che lo rende brillantisssssssimo, forse per il fondale di marmo bianco di Carrara, forse perchè ha un certo equilibrio, dai.

Io invece forse preferisco l'ultimo:


Questo è "Ora di punta", i pesciotti sono simpatici,  i colori credo (spero) anche, e il fondale in vetro con linee ondulate di specchio, se lo si mette in penombra, fa l'effetto di una piscina.

In fiera non si vedevano neanche, impilati uno sopra l'altro e in un angolo in cui si doveva stare per forza fermi per guardarli... comunque l'esperienza insegna!

Insomma, ecco qui la mia trilogia del pescetto... e ora giuro, gggiuro, gggggggiuro che cerco di mettermi in pari con i post. Perchè il trasloco l'ho fatto, ma nel frattempo non ho mica appeso le tenaglie al chiodo!




martedì 10 marzo 2015

Porta caramelle a mosaico... con logo

Sì lo so, stavolta era proprio il turno del quadro con i pesci...che, tra l'altro, a breve avrà un degno compare... però oggi mi sono arrivate le foto ambientate di questo porta caramelle e... non potevo fare finta di niente!

La richiesta era per un vassoio porta caramelle con il logo di uno studio odontoiatrico... una cosa un po'insolita, forse, ma molto divertente da realizzare.

Ecco il logo: una famiglia unita... da un molare! Non è bellissimooooo?? :)


Alla fine la scelta è ricaduta su una ciotola in vetro, più indicata per lo scopo, perchè poteva contenere le caramelle...senza nascondere il logo!

Eccola qui... ovviamente il logo segue la curvatura del vetro. Ho utilizzato vetro turchese, con sfondo bianco e un giro di specchio sui bordi.




Ma soprattutto....ecco le superfigherrime foto ambientate!! Lo studio è davvero bellissimo!!





Va bene, ora vado a finire il secondo quadro con i pesci!

Ehm... la verità è che avrò un piccolissimo spazio a "Carrara giorni d'arte" a fine Aprile, e per ora ho all'attivo un solo quadro. Sono mooooooooolto ottimista!!!


sabato 31 gennaio 2015

Maschera veneziana... di compleanno

No, la maschera veneziana non è un regalo per un compleanno. Di più: ve ne parlo nel giorno del MIO compleanno

Ahhh questi 25 anni me li sento tutti sulle spalle, quasi fossero 35.... ;)

Veniamo al dunque... ho agguantato la proposta della maschera di carnevale inglobandola nelle cose che fanno parte del "neue kurs" di VeroMosaico, scegliendo io tecnica e materiali, con l'unico vincolo dei colori (verde e blu).

Non ci avevo mai pensato, in effetti.... a decorare una maschera, dico. Sarà che in generale le maschere non mi fanno impazzire, sarebbero comode da utilizzare nella vita di tutti i giorni, ne trarrei sicuramente molti vantaggi, però proprio non ci riesco e mi lascio odiare o amare per quella che sono. Gli animali, che sono sempre il mio punto di riferimento, non le utilizzano, sono sempre loro stessi, perciò non vedo perchè dovrei farlo io.

Però devo dire che il carnevale di Venezia, con le sue maschere ricercate, sofisticate e preziosissime, ha sempre un suo fascino. E' il paradiso in terra per gli amanti della fotografia, che non sanno più da che parte girarsi. Fanno anche un po' paura, a dire il vero... ma forse questo fa parte del loro fascino.

Per farla breve un bel giorno cade sul mio tavolo questa maschera, proveniente proprio da Venezia (in realtà le avevo già viste in qualche catalogo per hobbisti). Una bella forma, già ricercata e sofisticata di suo. Dovevo metterle dei gioielli, ci stavano proprio... li ho creati con perle di vetro nei toni del blu e del verde, in contrasto.
Gli occhi dovevano essere sottolineati in qualche modo, e avevo alcune perline blu e bianche che mi sono sembrate perfette...

Per il resto, ho impiegato un po' di tempo per capire quale fosse il punto da cui si propagavano le "fiamme" della maschera e poi le ho divise con il vetro nero, per poter alternare il verde e il blu.
Nella parte inferiore è tutto vetro, mentre nella parte superiore sono smalti veneziani (appunto).

Il cambiamento epocale non è solo nei materiali... ho anche (più o meno) rispettato un andamento nella disposizione delle tessere e questa per me non è mica una roba scontata.

Ho rifinito la maschera con una vernice materica (grigia con sbarlusc) per evitare che si vedesse il bianco della base. Eccola qui (la foto è una sola, dato che ci ho messo una vita a scontornarla):





E il quadro con i pesci? E' finito. Sul profilo facebook (Vero Mosaico) è già pubblicato... per la descrizione qui sul blog ancora un po' di pazienza. Almeno fino alla prossima notte insonne ;)




lunedì 12 gennaio 2015

Recuperiamo il Natale...

Non ho iniziato l'anno nel migliore dei modi... virus gastrointestinale esteso a tutta la family.., una roba che non si augura al tuo peggior nemico.

Dopo parecchi giorni mi sono ripresa (tanti quanti servono alle novantenni come me) e ora sono di nuovo operativa...con un quadretto (sottolineo il concetto di quadretto... fa parte di quelle cose che si appendono al muro e non hanno per forza un'altra finalità oltre a quella decorativa...praticamente una rivoluzione copernicana in casa VeroMosaico) sul tavolo e tanti altri buoni propositi per il nuovo anno!

Cerchiamo di ricucire un po' il Natale, però...  a parte i soliti evergreen sono riuscita a fare anche qualcosina di nuovo.

Innanzitutto le tre ciotole in vetro: una rossa, una bianca e una blu. Si tratta della versione più piccola del portafrutta, con un decoro più semplice. Il risultato però è elegante e si prestava benissimo come regalo di Natale, ad esempio riempendole di cioccolatini e caramelle.




Quella delle ciotole è l'unica foto decente...le altre purtroppo le ho fatte di sera e con il cellulare, non avevo proprio altro tempo, sigh.

Il sottopiatto in vetro rosso è decorato in stile motociclista eheheheheheh...ovvero con borchiette, perline, bottoni e specchi bianchi e neri.
Ha subito trovato casa! Io per promuoverlo a dovere mi ero anche fatta fare da una bravissima amica creativa, Lenore's Shop, un panettone in pannolenci a grandezza naturale...una cosa da urlo!
Lo utilizzerò senz'altro l'anno prossimo con altri sottopiatti natalizi.




Tra le tante cornici fatte per Natale, c'è questa che ha una particolarità: la destinataria è appassionatissima del mondo Thun e quindi mi è stata chiesta una cornice con gli stessi colori: oro (in una tonalità tenue, quasi spenta) e panna.
Mi dispiace davvero per la pessima foto, ma il risultato era di grande effetto, delicato e super prezioso!





Direi che con la carrellata del Natale ci siamo...ora vado a finire il quadretto!