venerdì 14 agosto 2015

Quadri e pesci, pesci e quadri

E' un po' come quando frequenti un posto abitualmente, un bar, ad esempio, e poi cambi casa e d'improvviso non ti si vede più.
Dopo tre giorni nessuno si ricorda se ti ha stirata un camion, se hai scelto la via della clausura o se...  "Sì, credo che abbia cambiato casa"

E io, infatti....ho cambiato casaaaaa!!!

Non che la cosa sia stata semplice, tranquilla, indolore o risposante. Ma io, si sa, non faccio parte di quei pochi fortunati a cui le cose piovono esattamente dal cielo, ecco.

Et voilà spiegata l'assenza, anche materiale, da internet... è recentissimo il nuovo collegamento fisso, ad esempio.  Abbiamo avuto un lungo intermezzo con quei modemini da viaggio che per farli funzionare devi metterli su, giù, fuori, nel frigo, nel forno....
Insomma, un delirio, ma finalmente eccoci qui!

Non so nemmeno da dove iniziare, l'ultima cosa che ho fatto prima del trasloco, per il quale avremmo fatto meglio a chiamare Moira Orfei con tutti i suoi camion, è stata la partecipazione alla collettiva d'arte alla fiera di Carrara, a fine Aprile. Sembra passato un secolo, considerando che siamo a ferragosto e domani è Natale ommioddioooooooooooooooooooooo

Manterrò la calma. Prima che l'estate finisca è giusto che anche i lettori di questo piccolo blog vedano tre dei quadri che ho presentato in fiera.
Il tema è estivissimo, pesci pesci e ancora pesci. Tutti dello stesso formato, 46 x 19 x 1 cm di spessore, tutti su tavola di legno.

La rivoluzione copernicana sta nel supporto, nell'oggetto. Qualcuno, menandosela, direbbe nel passaggio da artigianato ad arte. Insomma, VeroMosaico non è più solo complementi di arredo ma anche futilissimi quadri da appendere al muro, punto. Però si possono guardare, eh!

Ecco il primo, avevo in mente di rappresentare me stessa e alla fine mi è venuto questo, simboleggia la fatica che faccio tutti i santi giorni, crediateci o no.
Ah, preciso che la suddetta fatica non c'entra nulla con i mosaici.






Il titolo è, appunto,  "Controcorrente". Mi rendo conto che c'è chi va molto più controcorrente di me e... tanto di cappello, ma io un po' nel pescetto rosso mi ci vedo, anzichenò.

La caratteristica principale, che vorrei prendesse sempre più spazio nei miei nuovi mosaici è il mix di materiali: sassi, vetri artistici, smalti veneziani, perline, marmi ecc. Vorrei un effetto ogni volta nuovo e sorprendente, soggeti semplici e ben delineati dal contorno di vetro nero, riempimenti sempre diversi e...basta va, sono già troppe le cose che vorrei.
Prima che mi dimentichi, ecco alcune cose importanti che ho imparato in fiera:
1- Le foto non rendono l'idea del quadro, nemmeno lontanamente. Un mosaico lavora, brilla, sbarluscica, cambia costantemente a seconda del tipo di luce che lo colpisce. Una foto no. Tristesse.
2- Se devi esporre un mosaico, fallo in un posto in cui le persone possano scorrere, camminarci davanti. Le persone non devono stare ferme davanti al mosaico, se no, tornando al discorso di prima, il mosaico non lavora.
3- Mai puntare una luce diretta su un mosaico. Così gli togli l'aria per respirare. Lo annulli, lo azzeri. Mettilo in penombra e saprà farti vedere quello che vale. Io ho fatto anche spegnere un faretto in fiera... credo mi guardassero tutti come si guarda quella pazza che crede di essere Madonna... la cantante, dico.

Vabbè passiamo al secondo quadro, va.



Questo è "L'incontro, the meeting", molti mi dicono che è il loro preferito della trilogia... forse per via dello sperpero di foglia d'oro che lo rende brillantisssssssimo, forse per il fondale di marmo bianco di Carrara, forse perchè ha un certo equilibrio, dai.

Io invece forse preferisco l'ultimo:


Questo è "Ora di punta", i pesciotti sono simpatici,  i colori credo (spero) anche, e il fondale in vetro con linee ondulate di specchio, se lo si mette in penombra, fa l'effetto di una piscina.

In fiera non si vedevano neanche, impilati uno sopra l'altro e in un angolo in cui si doveva stare per forza fermi per guardarli... comunque l'esperienza insegna!

Insomma, ecco qui la mia trilogia del pescetto... e ora giuro, gggiuro, gggggggiuro che cerco di mettermi in pari con i post. Perchè il trasloco l'ho fatto, ma nel frattempo non ho mica appeso le tenaglie al chiodo!




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